Milano, via San Simpliciano 6
22 novembre - 22 dicembre 2001
Orari : 10-13 e 15 – 19.30
Chiuso domenica e lunedì mattina

La mostra si rivolge al pubblico di appassionati e collezionisti con un’inconsueta raccolta di vetri inglesi del 900: oltre duecento pezzi prodotti da due celebri manifatture, i Cloud glass della George Davidson & Co e i Whitefriars glass di James Powell & Sons. Vetri che hanno in comune non solo l’originalità del design ma anche il gusto per la ricerca del colore sperimentato e realizzato in svariate tonalità; oltre ad un aspetto funzionale che, insieme ad un prezzo estremamente contenuto, li rende uno spunto ideale per un regalo natalizio.

I Cloud glass, letteralmente vetri-nuvola, devono il proprio nome alla particolare tecnica costruttiva: un procedimento che consiste nel fare colare piccole quantità di colore scuro su una pasta di vetro più chiara e di mescolare le due componenti in modo da ottenere una superficie variegata percorsa da sottili ombreggiature di grande effetto decorativo. L’invenzione di questa tecnica è frutto della fantasia di Thomas Davidson che, a partire dal 1923, produsse Cloud Glass nelle diverse sfumature dell’ambra, verde, blu e ametista, colori ai quali nel 1934 si aggiunse l’arancione, un colore esclusivo delle vetrerie inglesi, oggi il più ricercato dal mercato.

In mostra sono rappresentate tutte le principali tipologie di oggetti che hanno decretato il successo della manifattura: vasi, scatole, candelieri, coppe…e, naturalmente, ciotole complete di flower block, la pratica semisfera forata per sostenere i gambi dei fiori che, brevettata nel 1910, ha reso Davidson famoso in tutto il mondo.

La Whitefriars Glasswork prende il nome da un monastero alla periferia di Londra accanto al quale, all’inizio del 700, venne costruita la prima sede della manifattura che vanta una storia di oltre 250 anni, fino alla recente chiusura nel 1980. E’ proprio nell’ultimo periodo di attività, prima sotto la guida di Powell, poi sotto quella di Geoffrey Baxter, che la Whitefriars dà vita alla sua produzione più originale.

I pezzi esposti - tutti firmati da Baxter - appartengono alle serie ”Textured”, “Knobbly” e “Cased”, tre diversi esempi di una produzione che di volta in volta ‘gioca’ con la materia, il colore, la trasparenza o la forma ma sempre con risultati di grande forza espressiva. Di particolare interesse il ‘Drunken bricklayer’, il vaso così chiamato dai lavoranti della Whitefriars per la sua forma ‘instabile’ composta da tre cubi sovrapposti e sfalsati, realizzata nei colori arancione, verde, grigio peltro e viola.

Catalogo in mostra

Per informazioni:
Galleria Gracis – tel 02 877 807
gracis@gracis.com