
Ceramica d'arte 1875-1935
Milano, 9-31 marzo 1999
La mostra “Potted Colour - Ceramica d’Arte 1875-1935”, organizzata dalla Galleria Gracis di Milano in collaborazione con “The Country Seat”, antiquari di Henley-on-Thames (Inghilterra), porta a conoscenza del pubblico italiano l’arte, l’eleganza e la sorprendente modernità della ceramica inglese di fine ‘800. Un movimento espressivo di ricercata semplicità, sviluppatosi in netto contrasto ai pomposi dettami dello stile Vittoriano dell’epoca.
E’ la prima volta, infatti, che queste ceramiche, opera delle più importanti manifatture inglesi, sono raccolte in un’unica esposizione in Italia.
Alla Galleria Gracis è possibile ammirare tutta l’originalità e l’intensità di questo stile, fatto di forme essenziali, di geometrie audaci, avvolte principalmente da un solo denso colore.
Delicati verdi e gialli pastello, brillanti turchesi, luminosi rossi, vivi ocra, verde oliva e mauves: il colore ondeggia su superfici levigate e tondeggianti con un fascino e una classe intramontabili.
Ogni pezzo, poi, anche se prodotto in serie, è assolutamente unico, grazie agli inediti riflessi e alle diverse sfumature ottenute attraverso morbide smaltature realizzate con ricercate tecniche manuali. E ciascun’opera risulta irripetibile: anche una coppia di vasi non mai è uguale ma solo simile.
Centocinquanta i pezzi proposti, tra i quali si segnalano le opere di Christopher Dresser, il più trasgressivo esponente di questa tecnica artistica.
Le principali manifatture rappresentate nella mostra sono:
• Linthorpe a Teesside, Burmantofts a Leeds (Inghilterra del Nord)
• Bretby e Ault a Derby, Pilkington a Royal Lancastrian (Manchester)
• Elton a Clevedon, Brannam e Lauder a Barnstaple e Aller Vale a Torquay (Inghilterra occidentale).
CENNI STORICI SULLA CERAMICA D'ARTE DEL XIX° SECOLO
Genere nato per reazione ai pomposi dettami dello stile Vittoriano, trova tra i suoi seguaci creativi che amano solo i colori puri, dominanti, persino provocatori per la loro efficacia espressiva.
Il movimento ebbe inizio in Gran Bretagna ispirandosi inizialmente ai vasai giapponesi assorbendo in seguito l'influenza delle ceramiche persiane, delle forme e delle tecniche cinesi, latino-americane e indiane.
Seguendo l'esempio delle ceramiche britanniche - il vero primo movimento di ceramica d'arte in Europa - questo stile in seguito si diffuse in tutto il Vecchio Continente.
Per favorire sempre di più la diffusione del genere, i più importanti designer credettero nella produzione su vasta scala a prezzi più ragionevoli. Tra questi Christopher Dresser (1834-1904), pioniere del design moderno e probabilmente il primo “industrial designer” europeo.
Formatosi come botanico, promosse con entusiamo la produzione industriale e in serie. La sua prolifica opera comprese una vasta gamma di stili e tecniche applicate a : ceramiche, vetri, oggetti in metallo, mobili, tappeti, tessuti, tappezzerie e oggettistica per interni. Collaborò con le principali manifatture del suo tempo e fu scrittore e teorico molto influente. Sottolineò l'importanza di funzione d'uso, linearità e capacità meccanica poiché il progresso industriale e scientifico avrebbe condotto ad un nuovo modo di concepire l'arte. Queste idee non furono affatto condivise da coevi come William Morris e John Ruskin perché troppo all'avanguardia.
L’anticonformismo e la trasgressività di Dresser hanno esercitato una forte influenza sul gusto moderno.
Fondamentale fu anche l'influsso dell'arte giapponese di cui fu un profondo conoscitore e di cui fu uno dei principali promotori sia artisticamente che commercialmente. Fu il primo designer europeo ad essere ammesso a visitare il Giappone, nel 1876, dopo l'apertura delle frontiere avvenuta nel 1853.
Per informazioni:
Galleria Gracis – tel 02 877 807
gracis@gracis.com